Gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese previsti dal Fondo per la crescita sostenibile

Il cosiddetto “dl sviluppo”, recante misure urgenti per la crescita del paese (L. 7 agosto 2012, n.134 – Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 22 giugno 2012, n.83) nonché la cosiddetta legge sulla spending review (D.L. n.95/2012 convertito nella Legge 7 agosto 2012, n.135) hanno contribuito nel corso del 2012 a modificare la normativa a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, al fine di meglio razionalizzare il sistema, senza tuttavia produrre radicali mutamenti nella sua architettura.

Il dl sviluppo ha riordinato il Fondo speciale rotatitivo sull’innovazione tecnologica (ex FIT) costituendo quello che oggi viene definito “Fondo per la crescita sostenibile” che ha per scopo primario quello di finanziare programmi ed interventi per la competitività ed il sostegno dell’apparato produttivo sulla base di progetti di rilevante interesse nazionale, articolati su tre linee strategiche:

  1. la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione;
  2. il rafforzamento della struttura produttiva;
  3. la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero, anche in accordo con le azioni che saranno attivate dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

L’opera di razionalizzazione prevede il recupero di 600 milioni, ai quali si aggiungeranno altri 200 milioni negli anni a venire, da sommarsi alle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) istituito presso Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. stimabile in circa 1,2 miliardi di Euro (impiegabili solo per finanziamenti agevolati).

Nel merito, possono essere concessi sia aiuti che prevedono obbligo di notifica alla Ue sia aiuti in regime “de minimis”, nelle forme di contributo in conto impianti, contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi, finanziamento agevolato, concessione di garanzia, partecipazione al capitale di rischio e bonus fiscale.

Gli interventi e l’ammontare delle risorse disponibili verranno definiti con bandi o direttive del Ministero dello Sviluppo Economico che individuerà anche i termini, le modalità e le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni (tramite la formulazione di indicatori e valori-obiettivo con relativi punteggi).

Nell’ambito del Fondo sono istituite apposite sezioni per ognuna delle tre grandi destinazioni: ricerca e sviluppo, rafforzamento dell’industria, promozione della presenza internazionale e degli investimenti.

Ad oggi, 20 gennaio 2013, non è stato ancora varato il decreto di attuazione per cui allo stato si ignorano le modalità di utilizzo del Fondo per la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attuazione di investimenti all’estero. Certamente trattasi di uno strumento importante che sarà definito antro breve, le cui misure saranno attivate con bandi o direttive del Ministro dello sviluppo economico, che individuando i termini, le modalità e le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni.

Basti solo accennare che nel frattempo il dl sviluppo ha modificato la composizione della Cabina di regia per l’internazionalizzazione (organismo istituito dalla manovra finanziaria dell’estate 2011 e dal dl “salva Italia” del dicembre 2011) per coordinare al meglio le politiche e le strategie di internazionalizzazione del nostro Paese. Il 18 luglio 2012 la Cabina, copresieduta dai Ministri dello sviluppo economico e degli esteri,  ha deliberato in materia di a) strategia comune per le attività di promozione all’estero, b) razionalizzazione e riorganizzazione della rete estera e coordinamento delle attività di Ministeri, Regioni, Camere di Commercio e c) rafforzamento dell’attrazione degli investimenti dall’estero.

È stata inoltre potenziata l’attività dell’ICE ed avviata la riorganizzazione della rete ENIT all’estero, riordinate e semplificate le procedure relative al Fondo per l’internazionalizzazione istituito dalla Legge n.394/1981 e gestito da SIMEST, sono stati istituiti i Consorzi per l’internazionalizzazione finalizzati in primis alla promozione del Made in Italy.

È stato affidato al sistema delle Camere di Commercio il potere sanzionatorio in caso di violazione delle disposizioni previste in  materia di Made in Italy. Nel novembre scorso è stato completato il trasferimento a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) dell’intera partecipazione detenuta dallo Stato nelle società Fintecna e Sace (100%) e Simest (76% circa), pur continuando a svolgere l’attività loro affidate.

 

Contributo inserito nella Newsletter n.1/2013.
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