Tutela dei diritti di proprietà intellettuale: il nuovo piano d’azione doganale

Il commercio internazionale di beni contraffatti è, purtroppo, un fenomeno in continua espansione: stando agli ultimi dati, il traffico di beni realizzati in violazione di diritti di proprietà intellettuale rappresenta quasi il 2,5% del commercio mondiale, per un valore di circa 338 miliardi di euro. Questo fenomeno ha un impatto particolarmente allarmante nel Mercato europeo, dove tali prodotti totalizzano fino al 5% delle importazioni, per un valore di 85 miliardi di euro.
L’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) ha recentemente stimato l’ammontare delle perdite nelle vendite dovute alla contraffazione in oltre 100 miliardi di euro.

Il nuovo Piano d’Azione doganale a tutela dei diritti di proprietà intellettuale

Conscio della portata del problema, il Consiglio dell’Unione europea ha approvato il 9 ottobre 2018 il nuovo Piano d’Azione doganale a tutela dei diritti di proprietà intellettuale, per il periodo 2018-2022, volto a tutelare in primis l’attività e gli investimenti intrapresi dalle azienda europee in ricerca e sviluppo.
L’intervento si pone nel solco di quanto fatto in passato dagli organi comunitari, potenziando però il precedente quadro normativo (piano d’azione relativo al periodo 2013-2017).

Il nuovo piano d’azione pone degli obiettivi precisi:

(i) garantire un’efficace tutela dei diritti di proprietà intellettuale da parte delle autorità doganali in tutta l’Unione, migliorando l’attuazione che queste danno al Regolamento n. 608/2013 in materia di azioni doganali contro l’entrata nell’Unione di prodotti contraffatti. Il piano d’azione si muove nella direzione di alleggerire gli oneri che gravano sul titolare dei diritti, mettendo a disposizione di quest’ultimo un portale web al fine di consentire l’invio di domande di intervento elettroniche. Si prevede, inoltre, un potenziamento del COPIS (anti-Counterfeit and anti-Piracy Information System– sistema d’informazione anticontraffazione e antipirateria) ed un suo maggior coordinamento con l’EDB (Enforcement Data Base);
(ii) combattere le principali tendenze nel commercio di prodotti contraffatti grazie all’elaborazione di politiche ad hoc per il traffico postale ed il potenziamento della gestione del rischio a livello doganale;
(iii) combattere il commercio di prodotti contraffatti lungo l’intera catena di approvvigionamento internazionale. Si prevede una maggiore cooperazione con i paesi d’origine, di transito e di destinazione delle merci ed, infine, il rafforzamento della cooperazione doganale con paesi terzi, in particolare Cina e Hong Kong;
(iv) rafforzare la cooperazione della Commissione Europea e degli Stati Membri con l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e gli organismi europei di contrasto diversi dalle dogane.

L’importanza della tutela dei propri diritti e titoli di proprietà intellettuale

Le iniziative poste in essere rafforzano l’Azienda e le dovute cautele da quest’ultima strategicamente adottate nella tutela dei propri diritti e titoli di proprietà intellettuale. Infatti solo una corretta impostazione e gestione del patrimonio immateriale potrà consentire all’Azienda di agire sia in ottica difensiva (protezione del mercato UE) sia in ottica proattiva (neutralizzando gli infringer nei paesi terzi), tutto ciò sfruttando al meglio e più efficacemente gli strumenti di enforcement offerti dalle istituzioni.

 

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